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Venerdì 10 giugno il premier Matteo Renzi, dopo l′approvazione definitiva alla Camera della riforma del Terzo Settore avvenuta lo scorso 25 maggio, interverrà all′incontro ′Due anni dopo...la riforma che cambia l′Italia′, organizzato dal Centro Nazionale del Volontariato (Cnv), che si terrà a Lucca nella Chiesa del complesso conventuale San Francesco, a partire dalle ore 16.
«A poco più di due anni dal lancio a Lucca durante il Festival del Volontariato della riforma e all′indomani della definitiva approvazione alla Camera dei Deputati, il Cnv vuole coinvolgere il mondo del Festival in questo evento di restituzione» spiega Edoardo Patriarca presidente del Cnv.

Ma cosa stabilisce il testo della legge delega di riforma del Terzo Settore? Ecco cinque dei principali punti della norma:

1. Cambia innanzi tutto la definizione stessa di Terzo Settore: viene definito come complesso degli enti privati che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d′interesse generale con azioni volontarie e gratuite, che comprendono la produzione e lo scambio di beni e servizi.
Non fanno quindi parte del Terzo Settore le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati e le associazioni professionali di categorie economiche.

2. Il testo prevede la stesura di un Codice del Terzo Settore che conterrà le disposizioni generali che si applicano a tutti gli enti, la definizione delle forme e delle modalità di organizzazione, le forme di tutela dei lavoratori e della loro partecipazione ai processi decisionali.
Il Codice deve inoltre prevedere la definizione del Registro Nazionale del Terzo Settore, a cui saranno obbligati ad iscriversi tutti gli enti che si avvalgono di fondi pubblici o privati raccolti attraverso pubbliche sottoscrizioni e anche di fondi europei.

3. La le legge prevede la revisione della normativa in materia di volontariato e promozione sociale. I centri di servizio per il volontariato (CSV) potranno essere gestiti non solo dalle organizzazioni di volontariato ma da tutti gli enti del terzo settore e i servizi saranno erogati da tutti gli enti che si avvalgono di volontari. Verrà inoltre istituito un Consiglio nazionale del terzo settore, per superare il sistema degli osservatori nazionali per il volontariato, come organismo di consultazione nazionale.

4. Riformato anche il servizio civile nazionale che diventerà universale: si aprirà ai cittadini stranieri regolarmente residenti, avrà una durata variabile (8-12 mesi) e il volontario avrà la possibilità di svolgere parte del servizio all′estero.

5. Infine è prevista l′istituzione della Fondazione Italia Sociale, una fondazione di diritto privato con finalità pubbliche, che ha come compito quello di sostenere, mediante l′apporto di risorse finanziarie, la realizzazione di interventi innovativi da parte di enti del terzo settore caratterizzati dalla produzione di beni e servizi con elevato impatto sociale e occupazionale.