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Venti volontari del servizio civile affidati alle strutture del Parsifal

«Un’ottima formazione»

I ragazzi stanno già lavorando in asili nido, ludoteche e centri diurni

Ha riscosso un grande successo la fase di "formazione generale" dei circa 20 volontari del servizio civile nazionale operanti presso le strutture gestite da cooperative aderenti al Consorzio Parsifal. I ragazzi, tutti di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, stanno già prestando il loro operato in asili nido, ludoteche, centri diurni distribuiti su tutto il territorio delle province di Frosinone e Latina. Nello specifico questa prima tranche di giovani sta offrendo il proprio prezioso contributo in strutture ubicate a Frosinone, Ceccano, Sezze e Alatri. Quello che si è concluso lo scorso lunedì è stato il primo step del percorso formativo. In questa fase i ragazzi hanno partecipato ad incontri e seminari tenuti dai formatori del Consorzio Parsifal, aventi come tema proprio il servizio civile, la sua storia, la sua mission ed i principi che ne ispirano l′idea. Gli argomenti trattati hanno suscitato l′attenzione dei giovani che hanno dimostrato di apprezzare il percorso proposto loro palesando interesse ed attenzione. Interessante si è rivelata, inoltre, una indagine conoscitiva che il Consorzio ha svolto su questo primo campione per conoscere le motivazioni e le leve che hanno mosso i ragazzi verso questa scelta particolare. Le risposte hanno spaziato da un «Il servizio civile è un′esperienza che da modo a noi giovani di introdurci nel mondo del lavoro nel modo più bello che ci sia» ad un «E′un modo per guardare la vita da un′altra prospettiva». Soddisfa Michela Colatosti, la responsabile di "Volontariando" la struttura di Parsifal che si occupa del servizio Civile: «Questa era la prima esperienza di formazione che Parsifal intraprende da quando siamo diventati enti di prima classe - ha spiegato - Abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze con grande impegno ed impiego di uomini e risorse. In questo modo abbiamo cercato di non tradire la lettera della circolare dell′Ufficio nazionale che impone agli Enti di prestare una primaria importanza alla formazione per non trasformare i volontari in pura manovalanza da utilizzare in sostituzione di operatori professionali. Il bilancio che posso trarre - ha concluso - è assolutamente positivo e ci spinge ad operare con sempre maggior entusiasmo e stimolo».